Doping, i controlli a sorpresa continuano anche in questo periodo di isolamento

Niente corse, in alcuni casi niente allenamenti in strada fino a data da destinarsi, ma i controlli antidoping andranno avanti. Se l’UCI ha annunciato oggi di aver fermato le corse almeno sino al 30 aprile, da Aigle non hanno tuttavia intenzione di rinunciare completamente al proprio programma antidoping. I corridori dovranno dunque chiaramente continuare ad essere sottoposti al regime ADAMS, indicando i propri (si suppone pochi) spostamenti e la propria localizzazione, con la possibilità di subire dei controlli a sorpresa da parte dei commissari UCI. Ovviamente, viste le misure attualmente in vigore in molti paesi, bisognerà comunque comprendere come questo potrà essere svolto visto che si tratta di misure che necessariamente richiedono contatti fisici.

“Il programma di controlli a sorpresa fuori dalle competizioni continuerà ad essere operativo – fa sapere il presidente della commissione strada dell’UCI Tom Van Damme a DirectVélo – Gli sportivi sono sempre in dovere di aggiornare i propri dati di localizzazione. Questo ovviamente non si applica solo al ciclismo, ma più in generale anche a tutti gli atleti in questo anno olimpico”. Il passaporto biologico continua dunque ad essere funzionante per monitorare i dati dei corridori anche in questo periodo di pandemia.

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